AUMENTO DEL 7% PER IL PESCE FRESCO E DEL 6% PER LA FRUTTA FRESCA NEL PRIMO SEMESTRE 2017.

Svolta salutista sulle tavole degli italiani nel primo semestre del 2017 evidenziata dall’ aumento record registrato dai consumi che va dal +7% per il pesce fresco fino alla crescita del 6% per la frutta fresca. E’ quanto emerge da recentissime elaborazioni di Coldiretti  “Un cambiamento a tavola che ha consentito all’Italia di collocarsi ai vertici della classifica “Bloomberg Global Health Index” – evidenzia in una nota Roberto Moncalvo, presidente nazionale di Coldiretti – sottolineando  che “ l’Italia può offrire ai visitatori un modello alimentare da primato per contenuti salutistici con la dieta mediterranea che con pane pasta frutta verdura olio extravergine e il tradizionale bicchiere di vino consumati a tavola in pasti regolari, ma anche pesce e carne nelle giuste quantità, ha consentito di conquistare primati di longevità nell’Unione Europea con 80,3 anni per gli uomini e al terzo per le donne con 85,2”.

Mai così tanta frutta e verdura è arrivata sulle tavole degli italiani da inizio secolo con una netta inversione di tendenza rispetto al passato. Un andamento positivo che riguarda anche gli ortaggi freschi che registrano un +6%, favorito anche da nuove modalità di consumo e  sospinte dalla disponibilità di tecnologie casalinghe low cost: dalle centrifughe agli essiccatori che aiutano a far apprezzare cibi salutari  anche ai più piccoli. 

In forte crescita – continua Coldiretti – sono gli acquisti dei cibi garantiti “ italiani al 100% ”dal campo alla tavola con la provenienza nazionale che è considerata importante da piu’ di otto consumatori su dieci. Una tendenza, questa, favorita dall’evoluzione normativa che sta portando all’indicazione di origine obbligatoria in un numero crescente di alimenti (dai lattiero caseari, alla pasta e fino al riso) anche perché molti marchi commerciali ora la indicano volontariamente.

Gli aspetti salutistici guidano quindi le scelte degli italiani anche all’interno delle diverse categorie merceologiche come dimostra l’interesse per il comparto biologico, che fa registrare un incremento del 10%, dopo una crescita della domanda ininterrotta da oltre un decennio. Anche il free-from – senza zuccheri aggiunti, senza sale, senza olio di palma, senza coloranti o senza conservati –  mette a segno una forte crescita del 6%. E l’integrale, da parte sua, aumenta del 5%. 

Il risultato è che dopo cinque anni di segno negativo, nel primo semestre 2017, la spesa per l’acquisto di beni alimentari è cresciuta del 2,5% a testimoniare un processo in atto di uscita dalla crisi e, anche, di una diversa composizione del carrello della spesa orientata in senso più qualitativo come emerge dalle elaborazioni sempre di Coldiretti su dati Ismea.

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