Pesce palla foto V.Tatulli

Pesce palla foto V.Tatulli

Siamo tutti chiamati a collaborare a tutela della salute pubblica.
Il pesce palla è raro nei nostri mari ma è molto tossico e può uccidere.
in caso di cattura allertare pescepalla@isprambiente.it

Il costante incremento dei consumi ittici e il fatto che sia poco conosciuto anche dai pescatori a fronte di una presenza nei nostri mari sì sporadica ma comunque destinata ad aumentare, induce gli esperti ad attirare l’attenzione sul pesce palla, le cui carni sono altamente tossiche e persino mortali anche dopo la cottura.
In quest’ultimo periodo a Molfetta, in Puglia, è stato pescato un altro esemplare di pesce palla maculato, specie altamente tossica al consumo. A riconoscerlo un cittadino che ha immediatamente provveduto ad avvertire il pescatore della sua pericolosità, evitandone così l’immissione nel mercato, e ad informare i ricercatori.
Questo recente ritrovamento impone di mantenere alta l’attenzione dei cittadini sulla pericolosità di una specie tossica al consumo, ricordando che la legge italiana vieta la commercializzazione di tutti i pesci palla. L’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) invita i pescatori, gli operatori del mare e dei mercati ittici, nonché i cittadini tutti, a prestare particolare attenzione alla specie in oggetto e a segnalarne prontamente l’eventuale presenza all’indirizzo pescepalla@isprambiente.it, corredata, se possibile, da documentazione fotografica o video.
Il pesce palla maculato (Lagocephalus sceleratus), è entrato nel Mediterraneo dal Canale di Suez nel 2003. In pochi anni ha invaso il bacino orientale del Mediterraneo, raggiungendo le coste italiane a Lampedusa nel 2013.

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