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Lo scorso luglio, il maledetto mese di luglio 2017 contrassegnato da temperature arroventate e da terribili incendi boschivi su tutto il territorio nazionale che continuano a gridare vendetta davanti a Dio e agli uomini, a pochi passi dall’entrata del Bioparco di Roma è stato aperto, in una struttura completamente rinnovata di 400 mq, il primo Museo Ambiente e Crimine (M.A.Cri) d’Europa. E’ stato dedicato a Danilo Mainardi, il più famoso etologo italiano scomparso di recente, “per il suo prezioso contributo allo studio del comportamento animale e alla diffusione della cultura del rispetto e della salvaguardia della natura”.
L’opera, dagli intenti quanto mai lodevoli, è stata realizzata dal Comando Unità per la Tutela Forestale Ambientale e Agroalimentare dell’Arma dei Carabinieri (che ha da poco assorbito le competenze del benemerito Corpo Forestale dello Stato) e dal Bioparco di Roma, per capirci l’ex giardino zoologico. Obiettivo primario la sensibilizzazione, con un occhio di riguardo per i bambini e i giovani, e il contrasto dei crimini compiuti contro l’ambiente. Il percorso espositivo è suddiviso in diverse sezioni: incendi; inquinamento e rifiuti; bracconaggio; taglio illegale di piante; CITES (la Convenzione che regolamenta il commercio internazionale di flora e fauna in via di estinzione che, con l’appoggio degli uffici delle Dogane, reprime il commercio illegale di avorio, pelli, pellicce e animali imbalsamati); maltrattamento animale; sicurezza in montagna; sicurezza agroalimentare; tecniche investigative. Totem interattivi touch screen e pannelli bilingui (italiano ed inglese) accompagnano il visitatore che ha l’opportunità di vedere molti reperti sequestrati dalle forze dell’ordine, diversi strumenti utilizzati dai bracconieri e le specie animali più soggette a cattura illegale.
Bioparco Roma (ex Giardino Zoologico), piazzale del Giardino zoologico 1.
Info: www.bioparco.it

Fonte fotografia: www.Rc.radiocolonna.it

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