. . . Di grappa e solo di grappa . . .

Da uve di Corvina, Rondinella e Molinara tipiche dell’Amarone veronese, “Giare Amarone” è una grappa invecchiata tre anni in botte di rovere da 500 litri

La ben nota Distilleria Marzadro di Nogaredo, nei pressi di Rovereto, Trentino, ha conquistato l’ambitissimo primo premio quale miglior grappa nel concorso IWSC The International Wine and Spirit Competition unanimemente considerato il “campionato del mondo” dei distillati. A salire sul podio più alto la grappa “Giare di Amarone”, una grappa invecchiata di tre anni in botte di rovere da 500 litri. Alessandro Marzadro, terza generazione della famiglia titolare della distilleria, ritirato il premio, con orgoglio ha messo in evidenza che “il riconoscimento ottenuto dà un valore di internazionalità alla (sua) grappa visto che nel panel di assaggio sono stati presenti giudici che di norma bevono altre tipologie di distillato”. E’ una grappa, secondo la descrizione presente nel sito, dal profumo fine e deciso e dal gusto piacevolmente avvolgente, armonico e persistente al palato. La struttura è vellutata e persistente; il profumo, si ribadisce, ampio e deciso; gradazione di 41 gradi; invecchiamento di almeno 36 mesi in piccole botti di rovere da 500 litri”.

La Distilleria, essendo nata nel 1949 il prossimo anno festeggerà il settantesimo compleanno, è una realtà molto consolidata sia per la qualità che per lo spessore produttivo. In base alle previsioni, il 2018 chiuderà con il fatturato ancora in crescita a circa 19 milioni: in crescita l’export, circa il 25% del fatturato e la vendita, ormai trainante, della grappa invecchiata. Oltre alla grappa vengono prodotti anche molti liquori per lo più attinenti alla tradizione della montagna e del Trentino in particolare. Fra le grappe un cenno alla linea “18 Lune” (18 mesi di invecchiamento) oggetto di una significativa pubblicità televisiva e alla linea “Affina” vecchia di ben 10 anni. Di rilievo, anche per l’investimento finanziario sostenuto, l’incremento della capacità di invecchiamento che oggi si sostanzia in 3.000 botti sapientemente allocate.
Peculiare dell’azienda è la produzione di grappa affinata in anfore di terracotta (ottenute da mescola di creta e argilla lavorate ad hoc) dapprima in via sperimentale ed oggi con regolarità ancorché su numeri non elevati. La tecnica innovativa utilizzata, viene precisato, consente alla grappa “di mantenere nel corso dell’affinamento il suo aspetto cristallino” e “la micro ossigenazione, doppia rispetto a quella che avviene con l’uso della botte, arricchisce la grappa in eleganza e morbidezza, regalando così le caratteristiche dell’invecchiamento senza il classico sapore del legno”.
Altro aspetto significativo di questa azienda trentina ma con affaccio a pochi chilometri sul lago di Garda, il flusso in distilleria di ben 60.000 visitatori/anno che alimentano un importante canale di vendita diretta.

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