Hanno sapientemente miscelato una buona dose di senso civico e un quid quanto basta di attenzione per l’arte unito a un sano pragmatismo manageriale: ne è uscito un progetto assai lodevole che ha portato a restituire alla città di Trieste sei capolavori pittorici provenienti dalle raccolte dei Civici Musei di Storia ed Arte. Artefici dell’iniziativa un’azienda agricola, “ Gli orti di Venezia “ dell’imprenditore Paolo Tamai, specializzata nella produzione di insalate pronte per l’uso,  e la società commerciale “ Coop Alleanza 3 “ che hanno rispettivamente prodotto e venduto nel Friuli Venezia Giulia sacchetti di insalate a marchio “ Gli Orti di Venezia per Trieste “.

I proventi derivati dalle vendite hanno consentito il restauro (25.000 euro) di sei dipinti di pregio datati tra XV e XVV secolo provenienti da collezioni di illustri famiglie triestine. Di particolare pregio, con nuova attribuzione, la “ Madonna col Bambino e San Giovannino “ di Pasqualino Veneto, pittore attivo a Venezia dal 1490 al 1504.I titoli degli altri quadri – tutti scelti dal famoso critico d’arte Vittorio Sgarbi – di autore non conosciuto o non ancora determinato, sono i seguenti: “ Suicidio di Lucrezia “,      “ Decollazione di San Giovanni Battista “, “ Ecce Homo o Cristo deriso “, “ La Lanterna di Diogene “ , “ Madonna col Bambino “. I sei dipinti costituiscono “ La mostra Capolavori del Museo Sartorio scelti da Vittorio Sgarbi e restauri de Gli Orti di Venezia “ – esposizione a cura dello stesso Sgarbi  e di Lorenza Resciniti – rimarrà aperta fino al 28 agosto, con ingresso gratuito, presso il Civico Museo Sartorio di Trieste (Largo Giovanni XXIII, 1).

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