Si tratta delle pratiche veterinarie più antiche finora accertate

Recenti ricerche di alcuni studiosi del prestigioso Max Planck Institute for the Science of Human History,Germania, hanno confermato l’ipotesi che i primi uomini ad addomesticare i cavalli sono stati gli abitatori delle sconfinate steppe della Mongolia. In un sito archeologico denominato “Stele del Cervo” sono infatti stati ritrovati numerosi resti di cavalli e gli studi effettuati sui resti delle mandibole hanno accertato che erano stati sottoposti ad interventi di ortodonzia equina preistorica quali l’estrazione chirurgica dei denti da latte. Sono inoltre stati rinvenuti strumenti atti ad imbrigliare i cavalli che, per la loro fabbricazione, necessitavano dell’utilizzo di strumenti per l’epoca molto sofisticati. E’ stato quindi assodato che i popoli dell’epoca, allo stato delle ricerche i più antichi finora scoperti, erano in grado di accudire, cavalcare e guidare i cavalli, anche per uso bellico, mediante l’utilizzo di tecniche per i tempi sicuramente raffinate. E’ questo l’aspetto importante di queste ricerche che evidenziano le strette connessioni da sempre esistenti – con tutti i limiti del caso presenti anche al giorno d’oggi – con i cavalli, elemento ineludibile della cultura dei Mongoli che abitano quelle lontanissime pianure asiatiche.

(fonte: Galileo-Giornale di Scienza)

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