Si serve di colori decisi e caldi, brillanti testimoni e figli della sua personalità solare, espressione della sua gioia di vivere, della sua connaturata allegria e del suo ottimismo. Sono i connotati salienti della personalità umana e della cifra artistica di Fausto Faini, pittore bresciano di nascita con studio e residenza in Valsabbia, terra di conclamati pittori. Il nostro ha una spiccata, ed altrettanto insolita simpatia, per i galli, sì il rissoso e crestuto re del pollaio, spesso presenti nei suoi quadri di chiara impronta naif che invitano a sognare, ad aprire la bocca al sorriso e a stupirsi del bello e/o del simpatico che ci circonda. Dal 10 al 29 dicembre 2015, dalle pareti dello storico Caffè Nazionale di Aosta – città-regione che ha un rapporto piuttosto stretto con il gallo inteso non solo come simbolo di risveglio primaverile ma anche di vigilanza e protezione dagli spiriti maligni che si muovono nelle tenebre, per non dire che san Gallo è stato vescovo di Aosta nel VI secolo e che i “Galletti” francesi albergano a poco più di un tiro di schioppo – i focosi pennuti emetteranno il loro squillante chicchirichì che non mancherà di incuriosire i frequentatori di questo famoso locale uso ad ospitare mostre di pittura. Anche alla rappresentazione della Crocifissione, in quella che costituisce un’originalissima peculiarità delle opere di Faini, assistono tori e galli: simbolo della forza e della violenza i primi, emblema della superbia i secondi.
Info: www.faustofaini.com