“BESTIE UMANE” Nelle vignette di Altan uomini e animali a confronto marcando qualche differenza e molti tratti in comune

Il grande e famoso disegnatore e vignettista Altan (Francesco Tullio Altan) – che è anche prolifico scrittore – è nato a Treviso nel 1942. Da piccolo sognava di progettare navi. Per un po’ ha studiato a Venezia e poi è emigrato in Brasile. A Rio de Janeiro ha cominciato a disegnare le prime figure per sua figlia Kika. Quando lei gli ha chiesto un cane, lui le ha regalato la Pimpa. A Francesco piace molto disegnare con i bambini della sua Aquileia, perché non si lasciano distrarre dai giudizi degli adulti. Per l’editore Gallucci ha illustrato molti libri tra i quali Ci vuole un fiore, La papera, la pulce e l’orologio, L’Arca di Noè, Il leone si è addormentato, La tartaruga, What a wonderful world, Nella vecchia fattoria, Virgola, Per te, Acquarello, Un bimbo sul leone, Ninna nanna dei sogni e Biancaluna. È autore, sempre per Gallucci, di Mondo Babonzo, Trino e del film d’animazione Kamillo Kromo.

 

Uscito da poco – sempre dall’editore Gallucci – “Bestie umane”, è una raccolta inedita di vignette disegnate nel corso di una vita che mette a fuoco uno dei temi ricorrenti dell’analisi dell’autore, il confronto tra uomini e animali, marcando qualche differenza e molti tratti in comune. Bastano poche parole alla misurata satira di Altan: al centro c’è il rapporto fra uomo e animale, dall’amico Fido a polli e galline, dai cavalli ai maiali. Una relazione attraverso la quale si riflettono le vicende del Paese tra amarezza e autoironica disperazione. Non a caso, sottolinea Marco Belpoliti, “Altan come psicologo è implacabile”. Un adorabile bravissimo psicologo.
(fonte)

Leave a Reply