L’appello del “Comitato di Difesa del Sesia e dei suoi Affluenti” è stato lanciato sulla piattaforma online Change.org. Firmiamolo convintamente!

Per i soliti “quattro soldi quattro”, qualcuno pensa di svendere le acque dei torrenti Sorba e Gronda per produrre un quid, poca roba, di energia elettrica. Ovviamente con gravissimi danni per l’ambiente e il paesaggio.
I fiumi di montagna, i pochi rimasti selvaggi, vanno tutelati a prescindere. Verrebbe da dire, io sto con i fiumi. Ormai sono infatti un bene comune inalienabile e inviolabile Se vogliamo veramente cominciare a cambiare la nostra vita. Ma, questa è la domanda delle domande, lo vogliamo veramente o facciamo solo finta?
Come risponderanno all’appello/petizione i Decisori: Provincia di Vercelli, UNCEM, Comune di Rassa e Regione Piemonte?

Testo della petizione – “I pochi corsi d’acqua rimasti pressoché incontaminati si trovano in montagna, e i progetti di impianti mini-idroelettrici mettono a rischio la loro naturalità, creando vantaggi economici solo per chi li costruisce. Uno di questi progetti assurdi è portato avanti dal Comune di Rassa, in Valsesia che, proprio in corrispondenza della spettacolare confluenza tra i torrenti Sorba e Gronda, luogo di unica bellezza, intende realizzare una centrale da 226 kW di potenza che, anche beneficiando degli incentivi, non sarebbe neppure in grado di rimborsare l’investimento pubblico iniziale, mentre sarebbe deleteria per l’ecosistema fluviale e per il paesaggio del bel comune di Rassa, che conta solo 62 residenti ma più di 10.000 turisti all’anno.
Noi firmatari per tutti questi motivi siamo contrari alla costruzione di questa centrale a Rassa e chiediamo a tutti gli Enti interessati di non consentirne la realizzazione”.

https://www.change.org/p/provincia-di-vercelli-proteggiamo-la-valsesia-diciamo-no-all-inutile-centrale-idroelettrica-di-rassa?fbclid=IwAR3y7Lths4RreuJl0AkeQMxBMSOnEAxKI4Rk91lrZbUXyCQIDjc6alHjIu8

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