Da una risorsa antica, sempre nuove suggestioni e possibilità di utilizzi anche fashion

Alzi la mano chi, almeno una volta non ha maledetto l’Italica Repubblica fondata sulle “carte” della sempre incombente burocrazia, probabilmente nessuno. Ma esiste anche un’Italica Repubblica – fondata “sulla carta da macero”- assolutamente virtuosa e leader in questo settore. Tutt’altro che da trascurare sia per i risvolti etico-educativi (primari) che economici (di rilievo).
A confermarlo sono i numeri di Comieco (il Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo di imballaggi a base cellulosica) che ha da poco presentato il consueto rapporto annuale. E, a conferma di un primato importante quanto poco conosciuto, il nostro Paese si conferma al primo posto in Europa quanto a raccolta e riciclo di carta e cartoni.
Nel 2017 la raccolta differenziata di carta e cartoni da imballaggio ha raggiunto quota 3,3, milioni (+1,6%) di tonnellate (+ 52.600 t. rispetto al 2016: di queste più di 41.000 t.spettano al Sud) per una raccolta pro capite nazionale di 54,2 kg. Confermato il seppur lento trend di crescita della raccolta che presenta ancora margini di incremento significativi, e che vanno perseguiti. Notevole l’incremento (+6,1%) registrato nella macro-area del Sud che sta premiando gli sforzi e gli investimenti che comuni e consorzio stanno compiendo pur fra molte difficoltà. In discreta crescita il Centro (+ 1,6%), sostanzialmente stabile – ma è posizionato su livelli piuttosto alti – la macro-area Nord.

Paese ricco di boschi poveri, l’Italia da sempre vanta un’industria cartaria molto efficiente nell’utilizzo della carta da macero. Una realtà industriale importante ribadita dall’apertura di 2 nuove cartiere – si tratta di stabilimenti significativi e intrinsecamente “pesanti” sotto il profilo ambientale – mentre un’altra è in fase di allestimento finale. Con queste nuove aperture, e ovviamente si tratta di impianti meno impattanti sotto il profilo ambientale, si stima che la capacità di lavorazione aumenterà di 1,2 milioni di t. In ogni caso i margini di incremento della raccolta sono già presenti e le previsioni indicano che gli imballaggi, stante il continuo aumento delle spedizione per l’e-commerce, sono connotate dal segno più. Non a caso il primo step prevede, in base alle norme UE, già nel 2020, il raggiungimento di quota 3,5 milioni di t. di raccolta, obiettivo ambizioso ma non impossibile da raggiungere. Ad oggi il tasso di riciclo degli imballaggi (4 riciclati su 5 nuovi) è poco sotto l’80%. Importante anche il valore delle transazioni economiche: nel solo 2017 Comieco ha erogato 110 milioni di Euro (+8%) ai 5.487 comuni convenzionati per la gestione di circa 1,5 milioni di t. di carta e cartoni trattate da una rete di 311 piattaforme di selezione e pressatura e da 55 cartiere. Importante anche l’export di carta da macero, soprattutto verso la Cina, di 1,5 mln di t., nelle previsioni degli esperti destinato a diminuire considerevolmente.

Alcuni cenni, infine, alla produzione cartaria – in calo la produzione di carte grafiche, sempre in aumento quello del cartone da imballaggio (+ 2,8% nel 2017) – che si sta evolvendo in direzioni assolutamente nuove quali la produzione di arredamenti in cartone e persino di piccoli moduli abitativi e, tocco di originalità molto italiana, di oggettistica fashion.

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