Priscilla Occhipinti by Nannoni Grappe di Paganico

La “Grappa di Brunello Riserva 5 anni” della distilleria Nannoni di Paganico (Grosseto) ha meritato la Medaglia d’Oro al “Concours Mondial de Bruxelles – Spirit Selection 2020” arricchendo così un palmares già ricco di riconoscimenti. In ascesa per qualità e quantità i Gin “Gingillo” e “Rosa”, connotati dalla bacche di ginepro e dalle botaniche dei boschi maremmani

Da qualche tempo a questa parte, non molto a dire il vero, la grappa, il nostro distillato di bandiera, ha finalmente raggiunto le posizioni di vertice cui aspira. Molto del merito di questa ascesa spetta alle “Ladies della Grappa” che hanno dapprima innescato e poi accompagnato – cosa che del resto continuano a fare ricoprendo soprattutto ruoli promozionali e commerciali di primo livello – l’evoluzione del distillato di vinaccia da prodotto “maschio” e a volte ruvido in suadente accompagnatore di serate spensierate e informali e/o conversazioni amabili, e anche intime, in una parola in gocce che vanno degustate con attenzione e la dovuta moderazione nelle occasioni le più diverse. Da pochissimo e dopo un lungo e travagliato susseguirsi di prove e tentennamenti anche culturali e non solo produttivi, nuove tipologie di grappe particolarmente “fini” e per così dire filiformi nel gusto come piace al consumatore internazionale,trovano finalmente crescente spazio nel bere miscelato oggi di gran moda. E con un mercato che fa gola a tanti e attira come il miele le api.

E’ in questo contesto, almeno ci sembra, che si muove ed opera in forma molto attiva la distilleria Nannoni Grappe (si può dire, in questo caso, omen in nomen?) di Civitella Paganico, in provincia di Grosseto. Meglio – guai a sbagliare o a sottovalutare il genius loci, di suo piuttosto ingombrante quanto importante e significativo – in Maremma. Anima e vero e proprio tuttuno dell’azienda è Priscilla Occhipinti, mater et magistra di questa azienda di riconosciuta fama. Di sè evidenzia la caparbietà, l’impegno, la curiosità, l’entusiasmo, il buon naso (nel senso dell’olfatto, per parafrasare il grande Dario Fo) e, aggiungiamo noi, il fiuto femminile. Del resto esibisce con consapevole orgoglio il palmares di oltre 150 premi internazionali vinti dal 2011 ad oggi (tra cui 20 medaglie Doppio Oro, 113 d’Oro e 9 trofei Acquavite dell’Anno) e distilla personalmente tutta la produzione della sua azienda. Il metodo utilizzato è quello artigianale della caldaietta discontinua e così ogni cottura si trasforma, come si dice in gergo, in vera e propria “cotta”, una sorta di innamoramento tenuto conto che il “mastro distillatore è parte integrante con i suoi sensi dell’impianto di distillazione” (sono parole sue). Ciliegina sulla torta, a fine novembre scorso, a suggellare una consolidata consuetudine con il podio, la Medaglia d’oro conquistata con la “Grappa di Brunello Riserva 5 anni” al Concours Mondial de Bruxelles – Spirit Selection 2020. Una signora grappa dal bel colore oro antico con riflessi ambrati, al naso si esprime con eleganza e raffinatezza “coniugando eteree note di amarena sotto spirito a sentori di cedro candito, rovere e vaniglia. Al palato è calda, equilibrata e suadente, molto persistente con sentori di tabacco, liquirizia, cannella e miele al retrolfatto”.

In questi ultimi anni la gamma produttiva di Casa Nannoni si è ampliata: whisky, brandy, distillati di acquavite di idromele, di frutta e soprattutto di Gin. Non a caso nel 2017 l’azienda si è dotata di un nuovo impianto per la distillazione di questo distillato di antica origine olandese e simbolo del London style e base pressochè ineliminabile del bere miscelato. Non c’è barman anche di provincia che non lo usi per preparare qualsivoglia “Polibibita” come i Futuristi definirono i cocktails del giorno d’oggi. Premesso che le cosiddette botaniche (le essenze d’origine vegetale) disponibili nel nostro Paese sono tali e tante da coprire tutta la lunghezza dello Stivale al punto che gli esperti non ritengono possibile parlare di Italian style in senso stretto per quanto attiene il Gin, è altrettanto vero che ormai si registra un notevole fiorire di produzioni tricolori di grande qualità. A volte di eccellenza. Di Casa Nannoni, figli delle bacche di ginepro e delle essenze dei boschi maremmani, il “Gin Gingillo” – vivace, fresco, elegante – e il “Gin Rosa”, di rosa antico colorato, note delicate di fiori e spezie orientali racchiuso in una piacevole cornice agrumata. Tutto molto femminile, come volevasi dimostrare.

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