RICONOSCIUTO PRECURSORE DEL FRANCIACORTA HA SOLCATO CON SUCCESSO LE PRINCIPALI STRADE DELL’ENOLOGIA ITALICA

Sono ormai passati alcuni mesi – il generale inverno lo ha ghermito in una giornata delle sue cattive lo scorso 30 gennaio a Brescia dove abitava – ma il ricordo dell’enologo Corrado Cugnasco – un amico e soprattutto una persona perbene – è sempre struggente.

Manca ancora a tanti la sua figura elegante, il suo  savoir faire innato che sapeva esibire in tutte le circostanze con disarmante naturalezza: per lui  il colloquio di lavoro con “l’agricolo” piuttosto che la dissertazione raffinata delle peculiarità di un vino degustato con sapienza e consumata abilità ed abitudine  nel corso di una serata importante pari erano, e in esse metteva tutta la sua notevole cultura e l’esperienza di una vita passata a capire come gira il mondo. Il tutto condito da una facilità di parola non comune, innata ed esibita con cordialità: non a caso  erano “famose”, nel giro delle sue numerose conoscenze, le barzellette che raccontava con bravura e un pizzico di malcelata malizia. Per la sua capacità espositiva, suffragata da conoscenze tecniche sempre aggiornate, è stato ricercatissimo relatore di una miriade di serate e di corsi di cultura enoica organizzati da associazioni le più diverse fra le quali  FISAR, AIS e ONAV. Degustatore professionale di provata capacità ed esperienza ha ricoperto questo ruolo per moltissimi anni in ambiti diversi vedendo sempre riconosciuta la sua correttezza ed imparzialità.

Corrado Cugnasco, nato nel 1934 a Canelli nell’Astigiano, patria del Moscato che tanto amava quale espressione “dolce” ed unica delle Langhe – diploma, nel 1955, all’Istituto di Alba (il primo e il più prestigioso) con specializzazione in Erboristeria Liquoristica – dopo le prime esperienze in zona Asti venne assunto come responsabile di cantina a Marino, nei pressi di Roma, ai tempi famosa per i suoi vini bianchi. Negli anni Sessanta del secolo scorso l’arrivo a Brescia dapprima come enologo in una storica cantina, poi consulente indipendente di un gran numero di cantine sia bresciane che nazionali. E’ stato uno storico precursore della Franciacorta e dei suoi vini – e, ovviamente, dello spumante di cui fu uno dei primi facitori in assoluto – ai quali ha probabilmente dedicato le maggiori energie della sua vita professionale. Facciamo quindi molto volentieri nostro l’appello che Giuliano Terzi, produttore di Franciacorta attento alla conservazione dei valori culturali del territorio, ha rivolto alle autorità affinchè  tramandino alle future generazioni il ricordo del meritorio operato  di Corrado Cugnasco a favore dell’enologia e dell’ambiente franciacortino.  La figura di questo “piemontese” innamorato della Franciacorta molto più di tanti nativi, siamo convinti meriti che qualche municipalità si faccia carico di ricordarlo con l’intestazione di una qualche sede, di un’opera pubblica o, suggerimento banale ma non più di tanto, di una strada o di una via che strizzino l’occhio a vigneti rigogliosi.

Da parte nostra lo salutiamo immaginandolo passeggiare con passo sicuro e gli occhi attenti nei vigneti sterminati dell’Eden ultraterreno, mentre pregusta l’eterea soavità dei profumi di un grande spumante e dolci note allietano lui e i suoi compagni nella nuova vita.

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