Zucche: ottime in cucina, belle da vedere, orride quando serve e navigano anche.

E’ da poco trascorso l’iconico appuntamento di Halloween che anche da noi, ormai da qualche anno con “dolcetto o scherzetto?”, imperversa con zucche di tutte le fogge, comprese quelle di plastica; ma quelle vere continuano come sempre a deliziare le tavole autunnali: dai risotti ai tortelli cari alla tradizione mantovana, dalla classica vellutata alla portata di tutte le cuoche alle torte e a molti altri dolci, dagli gnocchi alle creme e ai minestroni e a tante diverse preparazioni nelle quali la zucca occupa un posto di riguardo. Del resto è buona, economica e fa bene. Il successo crescente, massimo quest’anno, lo testimonia. E anche se non si tratta di un ortaggio dei più storici nel nostro Paese, la sua diffusione si estende comunque da nord a sud. Lo testimoniano le varietà più coltivate: zucca Marina di Chioggia, Invernale di Napoli, Mantovana, Grigia di Bologna, Violina di Ferrara, Turbante (molto presente nel Centro-Sud), Serpente in Sicilia e la senese Lardaia. Nel 2017 la superficie investita – in aumento – ha raggiunto i 2.000 ettari per una produzione in campo di 40.000 tonn. In aumento anche la produzione sementiera, passata da 17 a 27 ettari. Confortanti i dati dell’export che segnano un incremento del 16%. Per gli esperti il trend positivo dovrebbe proseguire anche nel prossimo futuro.

Della zucca, sorta di maialino dell’orto, non si butta nulla: dai fiori, eccellenti fritti, alle foglie di un verde scuro ottima fonte di vitamine e calcio, ovviamente dal frutto a quella piccola delizia che sono i semi tostati e salati (negli ultimi tempi anche aromatizzati in varie maniere) veri e propri appetizer d’antan ai quali è vietato dire di no.

Ma le zucche, ricche come sono di varietà caratterizzate da fogge diverse e strane – ad esempio la forma allungata, a bottiglia, a fungo – si prestano molto bene come elementi decorativi naturali che vengono utilizzati sempre di più sia per interno che per esterno. Molte volte l’utilizzatore finale le intaglia e le decora a piacimento. In questo ambito è da segnalare il caso dell’azienda agricola Fantinati Zucche di Canda (in provincia di Rovigo), leader in questa nicchia di mercato, che continua ad incrementare la vendita (export che lievita in Scandinavia, Francia, Spagna e Germania) di zucche con decorazioni personalizzate dipinte rigorosamente a mano. Fra i molti utilizzi si segnalano alcuni esempi di “stoviglie di zucca” quali insoliti bicchieri per cocktail di benvenuto o piatti per il servizio di pietanze, ovvio primo fra tutti il risotto. Le zucche decorative sono ormai disponibili un poco ovunque: dai negozi di frutta e verdura ai supermercati e ai Garden center. In questo periodo di frequente il reparto “freschi” dei supermercati, soprattutto quelli con l’arredamento in legno, sono abbelliti ed ingentiliti proprio dalla presenza di questi simpatici frutti.

A questo punto non può mancare un cenno alla produzione delle Atlantic Giant, incredibili zucche giganti che attirano un gran numero di appassionati che si sfidano a chi le coltiva – con grande dispendio di forze e non poche spese – il più pesanti possibile. Mostri di diversi quintali che danno vita a numerosi concorsi che attirano sempre frotte di appassionati e curiosi. Un esemplare, ovviamente targato Usa, maestri in questo genere di coltivazione, nel 2012 pesava ben 911 kg; pesi di 500/600 kg se non sono la normalità di certo sono piuttosto frequenti.

L’apoteosi di Zuccolandia, intesa come momento di festa e di folklore anche non banale, nella nostra cara vecchia Europa si riscontra a Ludwigsburg (Germania, Baden – Wüttenberg) dove, nel corso del tradizionalissimo e partecipatissimo Kürbisausstellung, vengono tradizionalmente svolte anche simpatiche regate utilizzando imbarcazioni ricavate da zucche giganti. Del resto, e chiudiamo con una piccola curiosità, nel suo prezioso Vocabolario della lingua italiana del 1862 (Italia appena riunificata), Niccolò Tommaseo alla voce zucca, fra altre indicazioni, riporta: “vaso fatto di corteccia di zucca secca, per tenervi pesce, sale, ecc.” ed anche “per tenere a galla chi impara a nuotare” … E ancora, ma lo sappiamo tutti: zucca “persona di poco o nessun sapere e poco atta ad acquistarne” … e, affermazioni ormai assolutamente desuete: “zucche, zucche marine, zucche fritte, esclamazioni di meraviglia”.

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