In vigore l’accordo fra ISPRA e la Federazione Motociclistica Italiana (FMI)
Con la speranza che, finalmente, prevalga il rispetto del bene comune

Non è sempre obiettivamente facile conciliare le esigenze di tutela dell’ambiente con quelle di chi, le peculiarità ambientali le più diverse, vuole viverle praticando attività ludiche con mezzi moderni e a volte altamente tecnologici ma spesso troppo invasivi. Giusto e condivisibile il tentativo di conciliare le diverse esigenze ed aspettative, cui spesso sottendono risvolti economici importanti, ma è fuori di dubbio che la tutela ambientale, cioè del territorio che appartiene per definizione e costituzione indistintamente a tutti e a ciascuno, è semplicemente ineludibile. Ben vengano quindi gli sforzi di buona volontà e di buonsenso, e non solo di tecnica scienza o astruserie giuridico-amministrative, portati avanti da chi sappia guardare un poco più avanti rispetto alle contingenze immediate. E’, questo, il caso dell’accordo che l’ISPRA – diremmo coraggiosamente e con visione aperta all’oggi – e la FMI (la Federazione Motociclistica Italiana) hanno sottoscritto lo scorso 14 marzo allo scopo di regolamentare e soprattutto mitigare l’impatto – per certi versi inevitabile – delle attività motoristiche soprattutto in montagna. Per esempio, dal rumore troppe volte assordante alle “tracce” (usiamo un eufemismo) delle gomme che, in molti casi accertati, hanno provocato veri e propri smottamenti del terreno, dalla distruzione di vegetazione anche di pregio al disturbo della fauna in genere e soprattutto di quella terricola a volte impedita persino a portare a termine la nidificazione o la cura della prole. Auguriamoci quindi – spostarsi per monti e boschi in sella a “un cavallo di fuoco”, come direbbe un indiano, a velocità non di rado sconsiderate con evoluzioni adrenaliniche difficili da comprendere da chi non sia del giro – non è detto che sia sempre un diritto e pertanto auguriamoci che le forze dell’ordine intervengano con la necessaria fermezza allorchè e laddove sia necessario.
Per contribuire, nel nostro piccolissimo, alla conoscenza della problematica, riportiamo, con un pizzico di speranza, le considerazioni espresse in un comunicato, dalla FMI dopo la firma dell’accordo e il link per accedere al Regolamento – documento importante e lodevole – della Federazione Motociclistica.

Comunicato stampa FMI 14 marzo 2018:

La Federazione Motociclistica Italiana promuove da anni il rispetto dell’ambiente. A testimonianza dell’interesse riservato dalla FMI al territorio, nel 2017 è nata la Commissione Ambiente ed è stato firmato il Protocollo di Intesa con l’Arma dei Carabinieri. A Roma, presso la sede dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) è stato firmato un ulteriore Protocollo d’Intesa: tra la FMI e l’ISPRA stesso.
All’incontro erano presenti il Presidente FMI Giovanni Copioli, il Coordinatore della Commissione Ambiente FMI, Giancarlo Strani, il Direttore Generale ISPRA, Alessandro Bratti, il Coordinatore del Gruppo di Lavoro ISPRA, Salvatore Curcuruto e il Direttore del Personale ISPRA, Marco La Commare.
Diverse le aree di collaborazione previste dal Protocollo: promozione della cultura della tutela del patrimonio ambientale nazionale; attività di collaborazione per la stesura congiunta di documenti di indirizzo per lo svolgimento delle attività motociclistiche amatoriali e agonistiche nel rispetto dell’ambiente; valutazione della fattibilità di realizzazione di sistemi di gestione ambientale all’interno degli impianti o nel corso delle manifestazioni motociclistiche.
Inoltre l’ISPRA offrirà la disponibilità di attività formative in favore del personale FMI impiegato come Delegato Ambientale e collaborerà con la Federazione alla stesura delle Linee Guida ambientali, un documento a supporto del Regolamento Ambiente che esplicherà i suoi effetti dal 1° gennaio 2019. Ma non è tutto perché, anche al di fuori di queste casistiche, vi sarà la possibilità di sviluppare ulteriori sinergie.
Giovanni Copioli, Presidente FMI: “Questo Protocollo testimonia quanto la FMI sia attenta ad una tematica importante come quella del rispetto per l’ambiente. La pratica del motociclismo può essere una risorsa per il territorio, come dimostrano numerose attività intraprese dai nostri Moto Club e Tesserati. Grazie alla collaborazione con l’ISPRA, daremo maggiore impulso alla promozione della cultura del motociclismo, di cui fa parte anche il rispetto per l’ambiente”.
Alessandro Bratti, Direttore Generale ISPRA: “Il Protocollo firmato oggi rappresenta un ulteriore passo avanti nel percorso del nostro Paese verso una cultura sostenibile dell’ambiente e del territorio. Anche un’attività come quella motociclistica che punti al rispetto dell’ambiente circostante contribuisce ad accrescere questa cultura. La collaborazione tra ISPRA e la Federazione Motociclistica Italiana contribuirà allo sviluppo di metodi e procedure per il contenimento dell’impatto ambientale e conferisce un valore aggiunto alle attività di questa pratica”.

http://www.federmoto.it/wp-content/uploads/sites/2/2018/03/Regolamento-Ambiente.pdf

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