. . . Di grappa e solo di grappa . . .

Fra tradizione e timide aperture al nuovo, luci ed ombre di un settore che non ha ancora scelto dove andare

L’Associazione Nazionale Assaggiatori Grappa ha in questi giorni diramato i risultati del 36mo Premio “Alambicco d’Oro” 2019 riservato a grappe, acquaviti e brandy di produzione nazionale, un concorso importante quanto di tradizione. Circa 140 i campioni valutati da più di 60 giudici targati Anag. Complessivamente 70 i riconoscimenti attribuiti, così suddivisi: due Best Gold (grande medaglia d’oro), 37 Gold (medaglia d’oro) e 31 Silver (medaglia d’argento).

Il “Premio Speciale” per la distilleria che ha ottenuto il maggior numero di riconoscimenti è stato assegnato alla Distilleria piemontese Sibona di Piobesi d’Alba (CN) che ha complessivamente conquistato 6 medaglie: 3 Gold, di cui 2 proprie ed una con una “grappa di fattoria”, e 3 Silver:
Gold: Uvedilanga Distillato d’Uva, gradi 40 – Acquavite d’Uva Aromatica; Grappa Riserva La Speziata;
Grappa di Orneasco Riserva, gradi 40, per conto Tenuta Maffone di Pieve di Teco (Imperia).

L’altro premio speciale, “Il Vestito della Grappa” 2019, che premia la bottiglia più bella e/o ritenuta esteticamente migliore, è stato assegnato alla Officina Acquavitae Targa Ilva di Stanghella (PD) per la bottiglia “Moscato Fior d’Arancio”- Grappa Aromatica Invecchiata.

Di seguito l’elenco, relativo solo alla grappa, delle medaglie d’oro e delle distillerie che l’hanno conseguito.

Best Gold:

Special Edition Picolit, gradi 45 – Domenis 1898, Cividale del Friuli (UD): Grappa Giovane
7.0 Grappa di Ruchè, gradi 43 – Mazzetti D’Altavilla, Altavilla Monferrato (AL): Grappa Invecchiata

Gold (suddivisione per singola azienda, in base al numero complessivo di medaglie vinte):

Distilleria F.lli Pisoni, Pergolese (TN):
Grappa del Sole Biologica, gradi 50 – Categoria: Grappa Giovane
Grappa Clessidra, gradi 50 – Categoria: Grappa Invecchiata
Grappa Gewurtztraminer, gradi 43 – Categoria: Grappa Aromatica Giovane
Grappa Moscato Barricata, gradi 45 – Categoria: Grappa Aromatica Invecchiata
Distilleria Bottega, Bibano di Godega di Sant’Urbano (PD):
Grappa Classica Amarone Privata, gradi 43 – Categoria: Grappa Giovane
Grappa Barricata Riserva Privata, gradi 43 – Categoria: Grappa Invecchiata
Grappa Tardiva da Uve Passite, gradi 38 – Categoria: Grappa Invecchiata
Distilleria Segnana F.lli Lunelli – Trento:
Grappa Segnana Extrema, gradi 60: Categoria: Grappa Giovane
Grappa Segnana Collezione Solera, gradi 42 – Categoria: Grappa Invecchiata
Grappa Segnana Alto Rilievo Inv. In Botti da Sherry, gradi 40 – Categoria: Grappa Invecchiata
Distilleria Domenis 1898, Cividale del Friuli (UD):
Grappa Friulana Butussi Spirito, gradi 48 (Società Agricola Valentino Butussi, Corno di Rosazzo (UD)/Distillatore Domenis 1898) – Categoria: Grappa Giovane
Grappa Secolo Riserva Barrique Millesimata, gradi 60 – Categoria: Grappa Invecchiata
Distilleria Elio Beccaris, Boglietto di Costigliole d’Asti (AT):
Grappa Barolo 2004, gradi 42 – Categoria: Grappa Invecchiata
Grappa Moscato 36 mesi, gradi 42 – Categoria: Grappa Invecchiata Aromatica
Distilleria Villa De Varda, Mezzolombardo (TN):
Grappa Muller Thurgau Riserva, gradi 40,6 – Categoria: Grappa Invecchiata
Grappa Gewurztraminer Riserva, gradi 40 – Categoria: Grappa Invecchiata
Antica Grapperia Toscana Morelli – Palaia (PI):
Grappa Cru Centenario, gradi 40 – Categoria: Grappa Invecchiata
Distilleria Bertagnolli, Mezzocorona (TN):
La Grappa Affinata di La Firma, gradi 42, (Cantina del Notaio, Rionero in Vulture (PZ))/ distillatore Bertagnolli – Categoria: Grappa Invecchiata
Distilleria Borgo Vecchio – Ospedaletto (TN):
Grappa Gran Riserva, gradi 40 – Categoria: Grappa Invecchiata
Distilleria Deta –Barberino Val d’Elsa (FI):
Clemente VII Grappa Riserva da Vinacce Chiani Classico, gradi 45, (Castelli del Greve s.c.a., San Casciano Val di Pesa (FI))/ distillatore Deta – Categoria: Grappa Invecchiata
Distilleria Marzadro – Nogaredo (TN):
Grappa Le Giare di Amarone, gradi n.d., – Categoria: Grappa Invecchiata
Distilleria Nannoni Grappe – Loc. Aratrice, Civitella Paganico (GR):
Grappa di Moscato Toscano, gradi 42 – Categoria: Grappa Aromatica Giovane
Distilleria Pezzi – Campodenno (TN):
Grappa Memora Riserva Barrique, gradi 41 – Categoria: Grappa Invecchiata
Distilleria Saint Roch – Quart (AO):
Grappa Levi di Fumin, gradi 45 – Categoria: Grappa Giovane
Distilleria Sancarlo – Celle Enemondo (AT):
Lera Grappa di Barolo, gradi 40 – Categoria: Grappa Invecchiata
Distilleria Sibona – Piobesi d’Alba (CN):
Grappa Riserva La Speziata, gradi 44 – Categoria: Grappa Invecchiata
Targa Ilva Officina Acquavitae – Stanghella (PD):
Grappa Amoscà, gradi 41 – Categoria: Grappa Aromatica Invecchiata
Distilleria Vieux Moulin – Motta di Costigliole d’Asti – AT:
Grappa di Moscato Caterina, gradi 40 – Categoria: Grappa Aromatica Invecchiata
Kellerei Algund / Cantina di Lagundo, Lagundo (BZ):
Grappa Goldmuskateller Graf, gradi 39 – Categoria: Grappa Aromatica Giovane

Sulla base dei risultati conseguiti dalle 19 aziende considerate in questo articolo, su base regionale, si hanno i seguenti riscontri: Trentino 7 aziende; Piemonte 4; Toscana 3; Veneto 2; Friuli, Alto Adige e Val d’Aosta 1 ciascuno. Il Trentino è di gran lunga il migliore, buon secondo il Piemonte, a sua volta seguito dalla Toscana che ha conseguito un buon risultato. In ombra il Veneto, solo due aziende; non pervenuta la Lombardia. A livello provinciale, dopo le 7 di Trento, spiccano le tre distillerie della provincia di Asti. A livello aziendale le performances migliori sono state le seguenti: al primo posto F.lli Pisoni di Pergolese (TN) con 4 medaglie d’oro; al secondo, le Distillerie Bottega di Bibano di Godega (PD) con 3 medaglie, seguiti a pari merito con due medaglia ciascuno da Domenis 1898 di Cividale del Friuli (UD), Elio Beccaris di Boglietto di Costigliole d’Asti e Villa De Varda di Mezzolombardo (TN). Le altre distillerie hanno ottenuto una medaglia Gold ciascuna.
Prima di concludere tre brevi sottolineature da consumatore, non esperto ma attento, rivolte a chi, queste problematiche, le deve necessariamente “distillare” giorno dopo giorno: 1) non è il caso di semplificare le categorie ammesse a concorso: con l’attuale pletora forse si viene incontro alle richieste dei distillatori e si dà loro un qualche contentino in termini di riconoscimento, ma il panorama non è troppo parcellizzato e di difficile comprensione per l’utilizzatore finale? 2) la comunicazione Anag fa un uso a dir poco inflazionato dell’aggettivo “spiritoso”, ma gradazione alcoliche di 45, 50 e persino 60 gradi sono esibite per stupire con gli effetti speciali o, come a noi sembra, rappresentano non più distillati “spiritosi” ma “altamente infiammabili”? E’ il caso, nel 2019, di perseguire questa strada? 3) Un invito alla sobrietà – magari imposta per regolamento – nella dicitura delle etichette. Diverse sono più lunghe di un twitt e a volte pretenziose.

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