Pochi e semplici accorgimenti per differenziare correttamente capsule e cialde usate. Senza dimenticare che i fondi del caffè sono un’ottimo concime per le piante di casa e un deodorante molto utile, ad esempio, per il frigorifero domestico
. . . Chicchi di Caffè …
Le capsule monoporzione per il caffè rappresentano uno dei successi più importanti degli ultimi anni. Una piccola-grande rivoluzione, quella del caffè porzionato, che ha letteralmente rivoluzionato il modo di consumare il caffè in un gran numero di famiglie italiane che hanno messo in soffitta la vecchia cara moka, con o senza i mitici baffi dell’iconico signor Bialetti che l’ha inventata. Comode, per non dire comodissime, pulite, facili da usare e oggi anche belle, colorate come sono, offrono agli appassionati una gamma di soluzioni, compresi i cosiddetti caffè gourmet, veramente importante. Ma le capsule hanno, anche loro, un grave difetto. Quello di non essere facilmente smaltibili o, meglio, di non facile riciclo a meno che il consumatore non ci metta un pizzico di attenzione in più del solito.
Formata da un piccolo contenitore di plastica o di alluminio di forma cilindrica le capsule, riempite di polvere di caffè, per essere smaltite in modo corretto a beneficio di tutti e dell’ambiente necessitano di alcuni piccoli accorgimenti: per prima cosa vanno svuotate del caffe usato che va messo nel secchio dell’umido/organico. L’involucro plastico, non serve la sciacquatura, va differenziato nel contenitore della plastica o, nel caso della capsula in alluminio, nel secchio dei metalli. A questo punto va ricordato che Nespresso, che utilizza esclusivamente capsule in alluminio, materiale particolarmente pregiato e di facile lavorazione se raccolto convenientemente, provvede anche in proprio alla raccolta delle capsule esauste secondo modalità ampiamente segnalate. E’ importante segnalare – e prima o poi il cerchio dovrebbe chiudersi in forma virtuosa- che un numero crescente di aziende sta commercializzando capsule biocompostabili, in quanto fabbricate con polimeri compostabili, e come tali vanno nel secchio dell’umido e dell’organico. In questo caso il recupero è completo e la gestione, da parte del consumatore, molto facile.
Un cenno anche alle cialde, molto meno utilizzate, che altro non sono che le bustine, di carta e/o cellulosa, utilizzate anche per il caffè. Anche in questo caso vanno smaltite nell’umido, senza problemi. Prima di concludere due piccoli suggerimenti ben noti già alle nostre nonne: i fondi del caffè, oltre ad essere un ottimo detergente/deodorante per le mani, può essere utilizzato con successo quale ammendante per le piante di casa ed ottimo togli-odori – ad esempio di certi formaggi – nel frigorifero domestico. In ultima analisi l’importante è non gettare l’amata ed utile capsula così come esce dalla macchina nel bidone della immondizia indifferenziata per non sprecare materie utili ed anche pregiate (l’alluminio e i fondi del caffè).