Prevenire è meglio di curare, lo sanno tutti. Ma non sempre è fattibile e non sempre lo si sa fare o si ha la volontà di farlo. In agricoltura, in particolare per le coltivazioni più pregiate e quindi a maggiore valore aggiunto, stanno prendendo piede tecniche e sistemi organizzativi sempre più efficaci che tendono a colpire in misura sempre più mirata i fitofagi, spesso responsabili di gravissimi danni. Fra altre, a titolo di esempio, in quanto ci preme evidenziare il concetto, segnaliamo l’iniziativa della Bayer – ha da poco acquisito la Monsanto raggiungendo così dimensioni veramente planetarie – che ha attivato il sito www.monitoraggiococciniglia.it per il monitoraggio della cocciniglia farinosa dell’uva da tavola allo scopo di contenerne i danni e la diffusione sulla base di rilevazioni in campo connesse al ciclo biologico (molto complesso) del fitofago.
Le informazioni di carattere operativo sono trasmesse e condivise online dai tecnici e dai viticoltori che vengono così messi in condizione di intervenire, mediante l’utilizzo di fitofarmaci specifici, solo in presenza di conclamata necessità. Avversità molto grave in quanto danneggia direttamente i grappoli d’uva e in fase di preoccupante espansione territoriale, la lotta alla cocciniglia farinosa è condivisa dai Centri di ricerca delle Regioni Puglia, Basilicata e Sicilia particolarmente interessati a questo tipo di coltivazione.