Con un’app per il cellulare è possibile tutelare l’ambiente e migliorare il decoro urbano
Le esperienze di smart city introdotte in Emilia dal Gruppo Hera
Lo sappiamo tutti, quello della gestione dei rifiuti urbani è un grande problema, in molte zone addirittura una piaga. A monte, conseguenza di anni di consumismo sfrenato, a valle, spesso e volentieri, di gestioni viziate da incapacità, pressapochismo se non addirittura di malaffare legate allo smaltimento nelle discariche. Resta il fatto che la situazione complessiva sta, ancorchè lentamente, migliorando e che una nuova sensibilità collettiva, oltre agli effetti (in questo caso benefici) della crisi economica, sta spingendo comuni e le aziende del settore ad affidarsi sempre di più alla raccolta porta a porta: il mezzo di base più efficace per riciclare i rifiuti rendendo possibile il loro riutilizzo in base alle loro diverse caratteristiche e peculiarità merceologiche.
Le moderne tecnologie informatiche, anche per la diffusione massiccia e coinvolgente soprattutto fra i giovani, possono costituire un mezzo importante per migliorare la gestione di queste problematiche. Ne è un chiaro esempio – molto positivo – il progetto “ Rifiutologo “ che il Gruppo Hera – grossa multi utility attiva in particolare in Emilia – ha attivato sperimentalmente a partire dal 2011 e che oggi rappresenta una vera e propria “ utilità “ acquisita a favore dei cittadini-utenti. In sintesi si tratta di una app gratuita per smartphone e tablet che legge i codici a barre di gran parte dei prodotti in commercio (le referenze archiviate sono circa 400.000 e vengono continuamente implementate dalle segnalazioni dei cittadini) consentendo in questo modo lo smaltimento più corretto di qualsivoglia articolo debba essere eliminato. In questo modo si evitano errori, soprattutto quando si ha a che fare con oggetti o imballaggi compositi e si facilita l’ adeguato smaltimento di prodotti che saranno poi avviati alla trasformazione industriale più consona. Se l’app ad oggi è stata scaricata 54.000 volte, il sistema consente, ovviamente solo nelle zone coperte dal servizio Hera, di gestire anche tempi e modi di raccolta dei rifiuti e la segnalazione, da parte dei cittadini, a mezzo di geolocalizzazione, di rifiuti abbandonati o dispersi.
Anche il cittadino che non sia utente Hera – accedendo al sito www.ilrifiutologo.it – può ottenere in forma autonoma e gratuita informazioni utili per lo smaltimento corretto dei rifiuti a seconda delle diverse voci (oggi sono circa 1500, rispetto alle 140 iniziali del 2011).
Sempre nell’ambito dell’attività del Gruppo Hera segnaliamo che sono in corso di attuazione iniziative sperimentali per la raccolta degli oli usati ed esausti di cucina, una tipologia di rifiuto la cui raccolta è ancora troppo scarsa e in molte zone del nostro Paese del tutto assente. In questa direzione si deve intervenire al più presto in larga parte del Paese per meglio salvaguardare le acque reflue – la maggior parte degli oli viene infatti eliminata con le acque di lavaggio – da questa forma di inquinamento biologico che fra l’altro consente il recupero di materie grasse che si prestano ottimamente, una volta rigenerate, ad esempio per la produzione di biodiesel per trazione, produzione di energia elettrica e/o calore ed anche utilizzi industriali. Per facilitare il conferimento degli oli di cucina, di frittura e da alimenti conservati sott’olio, Hera ha di recente predisposto l’installazione, come detto a titolo sperimentale, di nuovi contenitori allocati presso i centri commerciali dove l’utente può portare l’olio esausto con maggiore facilità, a condizione che sia racchiuso in bottiglie di plastica (vietato il vetro e l’olio sfuso) utilizzando per l’apertura del dispositivo l’usuale tessera sanitaria.