L’olivicoltura lombarda – di cui quella bresciana è l’indiscussa regina con il quasi 70% della superficie olivetata regionale – è stata di recente oggetto di un’attenta ricerca scientifica condotta da Gabriella Amiotti e Guido Lucarno, docenti di geografia all’Università Cattolica, che si è sostanziata nel volume “ L’olivicoltura in Lombardia – Atlante della coltivazione e della produzione “ edito dall’Aipol, l’Associazione degli olivicoltori lombardi. Con questa pubblicazione è stata scientificamente fotografata, per la prima volta, la realtà olivicola lombarda. Certo una piccola entità quanto ad economia ma che costituisce uno straordinario valore storico culturale e paesaggistico che connota e caratterizza soprattutto i laghi e in particolare il Garda e il lago d’Iseo.
Nel Bresciano, in tutte le sue forme, l’olivo è presente in 61 comuni. Puegnago del Garda, che vanta ben il 10% del territorio comunale (quindi non solo di quello agricolo) ad oliveto, è l’indiscussa capitale dell’olivicoltura bresciana e più in generale lombarda.
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