modelli di coleotteri realizzati da Lorenzo Possenti

Fra i molti appuntamenti scientifici e didattici, da non perdere la performance artistica di Lorenzo Possenti che colorerà in diretta un suo modello scientifico di tre metri; le intriganti installazioni giganti di Federico Malafede e Federica Venier e i bijoux di Laura Cadelo Bertrand. Da non mancare la visita ai formicai, la casa delle formiche.

A Modena, terra d’elezione del motorismo sportivo, sono ormai sul punto di scaldare i motori per l’ormai imminente cinquantesima edizione di “EntoModena 2018”, Meeting internazionale di entomologia, malacologia e invertebrati – organizzato dal GMSN: Gruppo Modenese Scienze Naturali – che si svolgerà il 22 e 23 settembre prossimi presso la Polisportiva Saliceta San Giuliano, strada Panni 83, Modena.
Una manifestazione importante, una vera e propria kermesse che attira diverse migliaia di visitatori fra semplici appassionati e curiosi e addetti ai lavori.
Tralasciando per scelta gli aspetti più propriamente entomologici, in ogni caso riservati ad una cerchia relativamente ristretta, ci sembra utile sottolineare l’approccio culturale – anche in chiave pop, ma ben venga – che connota l’intera manifestazione. Al primo posto troviamo, per l’indiscussa bravura dell’autore, Lorenzo Possenti, un esperto di notorietà internazionale della tecnica della ceroplastica moderna capace com’è di toccare le punte dell’espressione artistica e non solo quelle della raffigurazione puntuale della morfologia e dei particolari anatomici dei suoi famosi modelli. Vero artista nel campo della riproduzione con la resina, in scala maggiorata, di numerosi insetti (ma si dedica anche ad altri soggetti), ha lavorato per i principali musei italiani. Suoi lavori sono presenti in musei ed importanti istituzioni in numerosi Paesi, quali: Taiwan, Giappone, Usa, Sud Africa, Australia, Francia, Germania, Regno Unito, Lussemburgo, Austria. Con lui l’Italia rinnova ed innova – riprendiamo il giudizio di un esperto, il prof. Renzo Barbattini dell’Università di Udine – la tradizione della ceroplastica artistica che ha espresso figure di primissimo piano tanto sotto il profilo della rappresentazione scientifica che dell’espressione artistica. Semplificando al massimo, Possenti si inserisce nel filone delle “cere anatomiche” e “dell’anatomia artificiale” un tempo a base di cera d’api e/o altri ingredienti più o meno conosciuti ma sempre d’origine naturale, mentre oggi ” la resina che Possenti utilizza – sono parole del già citato prof. Barbattini – è una resina poliuretanica, derivata dal petrolio. La cera d’api è usata, dopo aver cosparso i modelli di uno strato di vernice protettiva trasparente, per modificare il grado di lucentezza della loro superficie”. Il risultato è spesso straordinario.

Molto intriganti, come evidenziato nel sommario, le grandi riproduzioni di insetti che i due giovani artisti, compagni anche di vita, Federico Malafede e Federica Venier, espongono velati da drappi di garza in un gioco di vedo-non vedo molto interessante. E, ancora, sul fronte del gioiello o del bijoux di classe, tratti da elementi metallici, o di oggetti di design, da ammirare le suadenti “invenzioni” di Laura Cadelo Bertrand (che non è certo l’ultima arrivata quanto a notorietà) che ha il merito di avvicinare il mondo femminile agli insetti che spesso disprezza o ignora. O ne soffre una irrazionale paura. Prima di concludere la visita, anche e forse soprattutto il semplice curioso, farebbe bene ad accostarsi alla mostra dei formicai, sia naturali che artificiali, che gli appassionati mirmecologi de il Forum Formicarium.it approntano e trattano con grande passione. Anche la “Casa delle formiche” ha qualcosa da insegnare – crediamo – alla supponenza di noi bipedi presuntuosi.

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